Quando le cose non vanno in una relazione, l'unica soluzione è lasciarsi? Oppure ci sono alternative percorribili? E chi ci riesce a lasciarsi senza provocare sofferenza a sé e al partner?

Il trauma della separazione è molto forte, e chiunque dica il contrario, forse non ne è consapevole, o forse non l'ha provato. Lasciarsi è un momento delicato e frustrante per una coppia. L'amore che ha fatto incontrare due persone, e che poi le ha unite per un periodo della loro vita, è svanito o si è dissolto. Non resta che prenderne atto e dividere le proprie strade, anche se, spesso, slegarsi è difficoltoso tra persone che pensano che la loro infelicità sia dovuta al tipo di scelte fatte nella vita.

Quando lo stare insieme produce più sofferenza che gioia, questo lo si può interpretare come un segnale che l'amore sta finendo o è già finito. Ci si domanda spesso: " Ma c'è sempre tempo per "riparare" un rapporto che non dà più quelle soddisfazioni che si vivevano nel tempo dell'innamoramento?" I dubbi si incanalano nella mente e condizionano le scelte. E' così difficile interrompere una relazione? Sembra proprio di sì. Quando ci si è amati profondamente, l'amore rimane per sempre nel patrimonio dei ricordi della vita, come qualcosa di indelebile, che nessuna separazione può cancellare. Oppure si crede di poter eliminare i ricordi dell'amore condiviso, ma comunque quegli attimi di vita rimangono vivi nella dimensione dell'inconscio, che, anche con se con tutta la nostra buona volontà possiamo cercare di negarlo, li custodisce, ma non può frenarne la comparsa, soprattutto quando si attraversano momenti tristi di solitudine o di insoddisfazione esistenziale.

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